Maternità

Periodo in cui una donna genera, partorisce e cura il figlio, ma anche lo sguardo della persona umanamente mosso ad un’accoglienza incondizionata di chi è più debole; la maternità biologica è regolata da un orologio biologico legato allo sviluppo ormonale, spesso ignorato nella pratica con conseguenze spesso indesiderate.

 

Motherhood: The period when a woman generates, delivers and takes care of her baby; it is also the sight moved to an unconditionned acceptance of the weakest. Physical motherhood is controlled by a biological clock, due to the hormone system, often ignored in common practice with often severe consequences.

 

La definizione di maternità in 3 punti:

 

Realismo

Il concetto di maternità sembra cambiato nel tempo, non solo perché oggi si arriva a parlare di "maternità surrogata" intendendo i  casi in cui un figlio generato dai gameti di una coppia viene fatto crescere nell'utero di un'altra donna; ma anche perché l'età materna della donna al momento del concepimento del primo figlio, e il numero di figli per donna sono radicalmente cambiati nel corso degli ultimi decenni. 

 

La ragione

La maternità è una scelta? Nel corso dei secoli le caratteristiche del modo in cui la donna entra nel quadro della maternità sono cambiate. Anche semanticamente ci sono grandi differenze: si parla del figlio come “scelta” e di “fare un figlio”, mentre nei secoli precedenti era più comune dire “aspettare un figlio”. Anche l’età media della prima gravidanza è molto avanzata nel tempo e in particolare negli ultimi 50 anni: mentre prima era comune avere un figlio appena usciti dalla pubertà, ora questa possibilità nei Paesi occidentali è sempre più rara e guardata con sospetto, tanto che l’età media della prima gravidanza oscilla tra i 26 e i 30 anni: questo fatto che è comprensibile date le cambiate caratteristiche del mondo lavorativo, porta non pochi rischi di difficoltà a concepire. Oltretutto, la maternità avanzata e il clima sociale e lavorativo hanno imposto una sorta di “figlio unico culturale” che non è un obbligo di legge (come accade in Cina) ma è pesantemente consigliato moralmente; anche questo ha delle ricadute sociali e psicologiche sulla generazione dei “figli unici”. Reclamare la maternità come una scelta non può non tener conto di questi dati.

 

Natura o cultura? Nel cambiamento sociale delle maternità nel mondo occidentale, molto pesa il cambiamento dei nuclei familiari, ristretti ormai a genitori e un figlio/a, ben illustrati dalla pressione delle pubblicità per beni di consumo fatti apposta per famiglie di questo tipo. Uscire da questo schema è destabilizzante per l’ambiente sociale circostante: le famiglie numerose sono viste con diffidenza e sgomento. D’altronde la maternità viene reclamata come diritto e si pensa di poterla ottenere medicalmente quando si vuole, con risultati poco soddisfacenti dal punto di vista del successo della tecnica. Da non dimenticare i rischi a lungo termine di rimandare troppo la maternità; si pensa di poter rimandare a piacere l'epoca della maternità ma spesso si ignora che anche con i mezzi di riproduzione medica l'età materna fa proporzionalmente diminuire le chance di successo

 

Il sentimento

Non accettiamo della vita altro che non sia quello che noi stessi programmiamo; forse così si hanno dei vantaggi organizzativi, ma spesso si perde molto della freschezza e della spinta creatrice che è legata al seguire il ritmo e i tempi della natura. Una reale ecologia della maternità  sarebbe auspicabile per non relegare il figlio a livello di una scelta tra le tante, e la maternità esclusivamente ad un fatto biologico, schiavo delle pressioni sociali ed economiche.

 

Link esterni:

Telefilm maternità

 

 

Come citare questo articolo:

Bellieni C: Maternità. In Glossario di Bioetica. Available at the following URL: maternità/